Il riutilizzo sociale dei beni confiscati_Campania
da Elena Cennini
1. Da bene simbolo del potere criminale a “patrimonio comune”, destinato cioè alla collettività per fini di utilità pubblica, di crescita condivisa e sostenibile. Il riutilizzo sociale dei beni confiscati costruisce percorsi dall'importante valenza formativa, di educazione alla legalità e di riscatto sociale. Oggi le ricchezze sottratte alle mafie si trasformano in opportunità di lavoro, luoghi di partecipazione civile, strumenti di cambiamento. LIBERTÀ', VERITÀ', DIRITTO, FUTURO, UNIONE, PROGETTO, MEMORIA, IMPEGNO, CONOSCENZA, RESPONSABILITÀ', SPERANZA, DESIDERIO, CAMBIAMENTO.
2. Normativa di riferimento
2.1. L. 31 maggio 1965, n. 575 - Disposizioni contro la mafia.
2.2. L. 13 settembre 1982, n. 646 - Disposizioni in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale ed integrazione alle leggi 27 dicembre 1956, n. 1423, 10 febbraio 1962, n. 57 e 31 maggio 1965, n. 575. Istituzione di una commissione parlamentare sul fenomeno della mafia.
2.3. L. 7 marzo 1996, n. 109 Disposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati.
2.4. D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 - Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136.
2.5. Legge Regionale n. 7 del 16 aprile 2012
3. Attori Istituzionali
3.1. ANBSC
3.1.1. La situazione nazionale dei beni confiscati al 7 gennaio 2013 (immobili e aziende)
3.2. Prefetture
3.3. Forze dell'Ordine
3.4. Magistratura
3.5. Amministratori Giudiziari
3.6. Enti Locali (Comuni, Province, Regioni)
3.7. Consorzi
3.7.1. Consorzio S.O.L.E
3.7.2. Consorzio Agrorinasce
4. Under Costruction
4.1. Open Data
4.2. Pianificazione strategica
4.3. Dati qualitativi sui beni
4.4. Rete e modelli di sistema integrato
4.5. Networking
4.6. Osservatorio Nazionale sui beni confiscati
5. Attori
5.1. Comunità Enti e Associazioni
5.2. Organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266
5.3. Cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381
5.4. Comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309
5.5. Associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell'articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349, e successive modificazioni
6. Il ruolo delle Associazioni
6.1. Libera
6.2. Legambiente
6.3. Avviso Pubblico
7. Mappe dei beni confiscati in Campania
7.1. Cose nostre
7.2. Comune di Napoli
7.3. Fondazione Pol.I.S.
8. Alcuni Progetti
8.1. Progetto La RES Rete Economia Sociale
8.2. Enjoy Green Gargliano NavigAbile
8.3. NCO Cos'e Pazz
9. Criticità
9.1. Contesto di riferimento
9.1.1. Degrado
9.1.2. Disoccupazione
9.1.3. Presenza criminale
9.1.4. Location/Accessibilità
9.2. Tempo sequestro confisca destinazione affidamento
9.3. Occupazione abusiva
9.4. Problemi di tipo strutturale/formale
9.5. Confisca pro quota
9.6. Burocrazia
9.7. Gravami Ipotecari
9.8. Accesso al credito
9.9. Mancanza di progettazione specifica
9.10. Sostenibilità
10. Analisi dei bisogni del territorio
10.1. Contesto
10.1.1. Sociale
10.1.2. Culturale
10.1.3. Economico
11. Linee di intervento
11.1. PON SICUREZZA
11.1.1. Asse 2
11.2. POR FSE Campania
11.3. POR FESR Campania
11.4. PSR Campania
11.5. Le Fondazioni
11.5.1. Fondazione con il Sud
11.5.2. Fondazione Vodafone
11.5.3. Fondazione Enel Cuore Onlus
11.5.4. Fondazione Unicredit
11.5.5. Fondazione Unipolis
11.6. Le Banche
11.6.1. Banca Etica
11.6.2. Banca di Credito Cooperativo
11.6.2.1. Laboratorio Sud